Gran Sasso Videogame

gran sasso videogame

Gran Sasso Videogame

il videogioco in pixel-art ambientato nei Laboratori Nazionali del Gran Sasso

Gran Sasso Videogame è un videogioco in pixel-art ambientato nei Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare), il centro di ricerca sotterraneo più grande del mondo. qui team internazionali di ricercatori realizzano esperimenti sulla fisica del neutrino, sulla materia oscura e sull’astrofisica nucleare.

il protagonista del gioco è l’alieno Zot, che ritrovatosi per errore nelle gallerie dei Laboratori deve completare quattro esperimenti per poter tornare a casa. nei panni di Zot il giocatore viene a contatto con concetti fisici in maniera semplice e intuitiva e può trovare curiosità e approfondimenti sulle reali ricerche che si svolgono nei laboratori.

il videogioco è stato sviluppato per ragazzi e ragazze tra i 14 e i 19 anni, nell’ambito del progetto PILA – Physics In Ludic Adventure, finanziato dal MIUR attraverso un bando destinato a “Iniziative per la diffusione della cultura scientifica” e supportato da INDIRE. la realizzazione del videogioco è stata affidata alla casa di produzione di Ivan Venturi, pioniere dell’industria videoludica italiana.

formicablu ha contribuito all’ideazione del gioco, curato le schede di approfondimento e i materiali didattici, in qualità di partner del progetto, coordinato dall’INFN. abbiamo anche curato i gadget del videogioco, con la grafica Valentina Marcon, distribuiti in occasione del lancio della versione beta del videogame, all’Open day 2028 dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso.

abbiamo anche partecipato all’avvio della sua sperimentazione nelle scuole, a partire dalla prima presentazione agli insegnanti alla fiera Didacta (2018) e con la realizzazione di un focus group (2019) con i docenti presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso.

Gran Sasso Videogame è stato premiato durante FORUM PA 2018, nell’ambito della competizione “PA sostenibile: 100 progetti per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030”, è stato infatti ritenuto il progetto significativo nella categoria “capitale umano ed educazione”.

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