Non chiamarmi terremoto
Non chiamarmi terremoto
una docufiction per costruire un messaggio chiaro: ridurre i danni da terremoto è possibile
Non chiamarmi terrremoto è una docufiction, co-prodotta da formicablu e da Ethnos, ideata in seguito al terremoto del 6 aprile 2009 a L’Aquila, un intenso terremoto che ha devastato la città e provocato la morte di 309 persone.
nell’ottobre 2009 formicablu è stata a L’Aquila con Romani Camassi, sismologo dell’INGV di Bologna, con il quale ha collaborato per anni nell’ambito del progetto EDURISK. da questa visita è nata l’idea di costruire una docufiction per costruire un messaggio chiaro e corretto sia dal punto di vista scientifico che da quello dell’agire civico: ridurre i danni da terremoto è possibile.
la docu-fiction racconta la storia di Marta, 12 anni, che vive a L’Aquila dove tutti la conoscono con il soprannome Terremoto. dopo la notte del 6 aprile 2009 nessuno riesce a chiamarla più così. il terremoto l’ha trasformata e non solo nel nome. un anno dopo l’evento, Marta e la sua classe si dedicano all’allestimento della mostra “Tutti giù per terra” in occasione del primo anniversario del terremoto che ha colpito la sua città. attraverso una serie di esperienze e di incontri, Marta si trasforma da ragazzina in giovane adulta diventando sempre più consapevole. non si rassegna al fatalismo e alla paura, ma impara che quel rischio è una caratteristica di un territorio dove il terremoto, prima o poi, ritorna e che dal terremoto possiamo difenderci costruendo case sicure e preparandoci prima.
Non chiamarmi terremoto è stato girato in gran parte a L’Aquila, grazie alla collaborazione e partecipazione di molte persone, oltre che degli studenti e insegnanti della scuola Dante Alighieri, tra aprile e luglio 2010. ha visto anche la partecipazione, sempre a titolo gratuito come per tutti i protagonisti, di alcuni artisti noti a livello nazionale che hanno voluto così mostrare concretamente il loro sostegno al progetto.
la prima di tante proiezioni è stata fatta nei giorni della riapertura delle scuole, proprio a L’Aquila. è stato portato a Bologna e in molte altre città, comuni, festival del cinema e documentario, dove ha vinto anche qualche premio. le proiezioni continuano ancora oggi grazie all’interesse delle istituzioni che hanno sostenuto il progetto, INGV e Protezione Civile in primis, di molte associazioni locali e di alcuni ordini professionali che utilizzano il film nelle diverse attività formative in tanti luoghi diversi.
Non chiamarmi terremoto è visibile sui canali Vimeo e YouTube di formicablu con sottotitoli in inglese, francese, tedesco, spagnolo, sloveno, bulgaro e arabo.
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